I PRATI DEL PARADISO

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Un prato quadrato:
cento altissimi cipressi per lato.
Nel mezzo
(nessuno sa in quale anno sia nato)
c'è un grandissimo salice bianco.

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Un prato in forma di triangolo
equiangolo:
un cipresso per angolo.
Nel mezzo

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situate
pure in forma di triangolo,
tre vecchie,
filano immobili
canapa candida.
Ogni ora mutano d'angolo.

*

Lunghissimo
profondo
questo prato
non si può girare in tondo,
solo da un lato,
ad una comodissima balaustrata,
la gente si può fermare
finchè vuole
per guardare inginocchiata.
Proprio in fondo al prato,
accuratissimamente distesa,
c'è una camicia bianca di bucato.

*

È un prato sterminato

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che nel mezzo è tutto vuoto.
Lo circondan giro giro
settecentomila beghine tutte in fila.
Tutte vestite e velate di nero
fanno del prato
in un anno un giro intero.

*

Non c'è che un inginocchiatoio
in mezzo a questo prato,
un ricchissimo inginocchiatoio
ricoperto di broccato.
Attorno non ci sono
che fanciulle inginocchiate,
di bianco vestite, di bianco velate,
che colla massima devozione,
col massimo raccoglimento,
aspettano il gran momento.
Quando la luna splende sopra il prato,
quasi invisibilmente
una bianchissima dama discende,
s'inginocchia religiosamente
sul morbido broccato.

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*

È una perpetua continua processione
di centomila persone
ogni giorno,
che a quel prato s'aggiran torno torno
per ore e ore
senza far rumore.
Il più assoluto silenzio deve regnarvi intorno
giro giro,
si deve potere udire un respiro.
Nel mezzo al prato
c'è un uomo addormentato,
c'è sempre stato.
La gente è sempre stata
nella più grande ammirazione
giro giro
tondo tondo
da che mondo è mondo.
Tutti ammirano perplessi
quell'eterno placido sonno,
tutti colla massima devozione
ogni giorno centomila persone.
L'uomo è là, nel mezzo al prato,
steso in terra addormentato,

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sempre giovine uguale e sempre biondo,
sempre colla sua veste di candore.
Dorme colla più grande tranquillità
il più bel sonno del mondo
per l'eternità.
La gente giro giro
sta fissa ad ammirare
l'alzarsi e l'abbassarsi di quel petto,
sta in orecchi per udire
il placido respiro.

*

Un prato grande sempre verde e bello
tutto chiuso da un fittissimo cancello
che gli serve di cornice.
Sulla fine del giorno a quel cancello
la gente ci si accalca torno torno
in grandissimo silenzio.
Si dice
che all'ultimo raggio del sole
nel mezzo di quel prato
s'alza una mano bianca
che benedice.