Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Com'è bello camminare lentamente
sulle rive
dove l'azzurro del cielo
con l'azzurro del male si confonde
e mentre l'acqua nell'ondata morente
con frusciare di seta
giunge a lambirti il piede:
ti accarezza sulla guancia
e ti fruga
l'aria celeste,
un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Perché?

Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
E distendersi sul prato
come il cielo
costellato di margherite
nel tramonto di Maggio
nel mattino di Aprile
socchiudendo gli occhi
abbacinati dalla luce.
Inoltrarsi nel verde della foresta
con la grazia degli uccelli
tra il fogliame
nell'aria di smeraldo protettrice
durante l'estate
per goderne interamente
nascondendola agli altri
la propria felicità struggente.
un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
Perché?

Un uomo e una donna
un uomo e una donna
un uomo e una donna...
E per le brulicanti
rumorosissime altresì
vie cittadine:
sostare alle vetrine delle botteghe
per l'insaziabile sovrumano piacere
di desiderare
per quello altrettanto sovrumano
di vedere e farsi vedere.
Salutare l'amico o il conoscente
ammirarlo in grande uniforme
e mostrarsi all'ammirazione
al giudizio della gente
$severo$ quasi sempre severo,
benevolo rarissimamente:
un tantino di malignità
alleggerisce il cuore
aguzzando la mente:
un uomo e una donna

un uomo e una donna
un uomo e una donna...
- Perché?
- Perché due fanno tre.