Al seguito
di molte sospensioni
imbarazzanti
silenzi interrogativi e parole vaghe
dirette ad esplicare
in modo tutt’altro che aggressivo
il pensier mio
l’amico Alfredo
decisamente ateo:
«credo solo in quello che vedo»
conclude in tono perentorio
per tagliar corto.
Dal pozzo della mia insofferenza
come una voce dell’oltretomba
sale un filo d’argento:
«e io credo anche in quello che non vedo».