Abbassando la testa
e con una lacrima a fior di ciglio
la fanciulla
confessa al suo giovane innamorato
un dubbio che la molesta:
«temo d’essere incinta»
articola in maniera impercettibile
e con la voce spenta.
Lui gira intorno la faccia
quasi volendo abbracciare un quadro
che gli s’è aperto davanti
d’insospettata grandezza,
inafferrabile alla vista,
e cercandovi un punto d’appoggio
che non trova.
Ma nel tempo che si prepara
teneramente a consolarla
sembra di aver trovato
il punto che cercava:
«basta che non sia incinto io»
pensa:
«questo è quello che conta».