È la fede
che indissolubilmente
mi lega ad Ezelìo
però
non a tutto crede lui
non in tutto credo io.
E non appena: «io credo!»
esplodo con un grido
che sorge dal profondo
di quanto è mio:
«io non ci credo affatto»
scandisce gelido Ezelìo,
e quando è lui che grida: «io credo!»
con tutto il suo trasporto
piano piano gli soffio nell’orecchio:
«nemmen per sogno».
Dono sublime dell’amicizia
che salva da quel bilico tremendo
che fa vivere l’uomo
tra l’inferno e il paradiso
giacché
bisogna essere in due
per arrivare a Dio.