Recinto da un muro rotondo
è il Santuario che non si chiude mai.
È tutto bianco e non à tetto.
Un’apertura piccola è l’ingresso.
V’arde un lume perenne.
È nel mezzo la grande campana di vetro
che ricuopre lo spino fiorito
che non sfiorisce mai.
Intorno s’aggiran tre vecchie
che insegnan la spina alla gente.
«A quella rimase impigliato».
Si vedon tre fili di seta celeste
rimasti volanti a una spina.
La gente passando si ferma a guardare.