HABEL NASSAB

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HABEL Nassab, sei bello tu,
con quegli enormi calzoncioni blù!
È il fido, il solo,
il fido custode, il solo compagno.
Il solo che trova
dischiusa ogni porta
davanti al suo passo
qua dentro.
Mi segue e non sento il suo passo,
siccome un pensiero cammina,
un dolce pensiero che guarda
con occhi di calma e di gioia.
Io dormo, egli veglia ai piedi del letto,
di raro egli dorme, brev'ora.
Mi guarda sereno,
mi segue, mi serve.
Non cenno, non sillaba
ad Habel bisogna,
non parla, cogli occhi soltanto mi parla,
cogli occhi gli parlo.

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Io prego,
io son genuflesso dinanzi al mio altare,
mi guarda commosso;
talora mi volgo,
gli scuopro sugli occhi i bagliori lucenti,
talora grandissime lagrime
s'avanzan sugli occhi di Habel,
s'ingrossan, si fanno convesse
siccome una lente,
mi fanno d'un tratto vedere
intero l'immenso mistero d'Oriente.
Oh, gli occhi di Habel!
I palpiti verdi smaglianti dell'acque,
l'azzurro del cielo, del mare profondo,
e l'arido biondo di sabbie
che dan lo sconforto,
che dicon di sguardi perduti
dinanzi al mistero d'ignoto infinito.
Ei pure talora s'indugia a pregare,
pregare il suo Dio,
(e non ò anch'io il mio?)

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Talora.... talora....
non so.... ma la calma
si parte dal core,
non so che mi prende,
non so che mi sento....
bruciare negli occhi imperiose
le lagrime.... un nodo a la gola....
la pena il core mi preme, mi serra,
smarrisco la luce che guida e che tiene,
e grida d'angoscia prorompon
dal petto, e grido, e grido:
Vogl'ire! Vogl'ire lontano!
La vo' far finita l'orribile vita!
Aprire la sudicia porta,
sbarrare il coperchio del cofano
e gli ori pigliarmi,
vogl'ire nel mondo, nel mezzo a la vita,
vogl'essere uomo, amante, guerriero,
vogl'ire lontano a gioire!
Mi guarda, mi guarda,
s'avanzan sugli occhi del fido

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le lagrime grandi,
si fanno convesse
siccome una lente,
mi fanno d'un tratto vedere
intero, il grande mistero d'Oriente!
No Habel, non pianger,
ritorna la calma, sta' certo,
lo sai.... rimango, rimango.
E tornan le braccia
sul corpo cadenti,
ritorna lo sguardo al suo sonno,
le lagrime vedo negli occhi
di Habel rientrare, rientrare.
Rimango, rimango, sta' certo.
La pena di Habel
la calma rimena al mio spirito intera.
Habel Nassab, sei bello tu,
con quegli enormi calzoncioni blù!