Balbo, Felice

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  • Codice identificativo: AD900AU-25
  • Tipologia: Persona Fisica
  • Date di esistenza: 1913-1964
  • Qualifica: Filosofo, docente universitario, collaboratore editoriale.
  • Attività: Filosofo, docente universitario, collaboratore editoriale.
  • Storia: Nasce a Torino. Si iscrive alla facoltà universitaria di Filosofia, ma termina i suoi studi laureandosi in Giurisprudenza nel 1938. Impiegato presso la FIAT, ha modo di riflettere sulla società tecnologica, fulcro delle sue future analisi filosofiche. Durante la seconda guerra mondiale contrae la malaria in Albania; rimpatriato, nel 1941 inizia a lavorare per la casa editrice Einaudi. Convertitosi al cattolicesimo, aderisce alla sinistra cristiana; si trasferisce a Roma e diventa membro del Partito comunista cristiano. Nel 1943 è nuovamente richiamato alle armi; rientra poi a Torino, dove frequenta, presso l’Einaudi, Leone e Natalia Ginzburg, Cesare Pavese, Giaime Pintor ed Elio Vittorini, nonché esponenti partigiani. È poi nella capitale, dove si impegna per il Movimento dei cattolici comunisti, fino al maggio 1944; nuovamente a Torino, vi rimane fino alla fine della guerra, subendo anche un arresto. Nel 1945 è ancora a Roma; qui, in seguito alla contrarietà manifestata dal Vaticano, il Partito della sinistra cristiana si scioglie. Come molti altri, Balbo si trasferisce nel Partito comunista italiano. Rientrato a Torino, collabora al «Politecnico» di Vittorini e dirige con Norberto Bobbio e Giorgio Colli alcune collane presso Einaudi. A cominciare dal 1948 si allontana progressivamente dal PCI; nel 1952 dichiara l’impossibilità, per un cattolico, di aderire al marxismo. Nel 1956 ottiene l’insegnamento di Filosofia morale presso la facoltà di Magistero di Roma e viene assunto dall’IRI. Muore a Roma.
  • Fonti (vedi legenda): 8, 9
  • Ultimo aggiornamento: 2008-12-15