Caprin, Giulio

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  • Altre intestazioni: Panfilo | Simplicius
  • Codice identificativo: AD900AU-102030
  • Tipologia: Persona Fisica
  • Date di esistenza: 1880-1958
  • Attività: Giornalista, saggista, scrittore.
  • Storia: Nasce a Trieste; la sua famiglia si trasferisce presto in Toscana, ma egli rimane precocemente orfano. Terminati gli studi a prezzo di grandi sacrifici, grazie a una borsa di studio riesce a laurearsi in Lettere a Firenze nel 1091. Collabora a giornali e riviste locali; insegna al collegio Cicognini di Prato, poi all'Istituto Tecnico Galilei di Firenze. Collabora al "Marzocco", all'"Illustrazione italiana" (qui firmandosi come "Simplicius"), al "Piccolo" di Trieste. Pubblica testi teatrali, opere divulgative, racconti. Interventista, partecipa alla Prima guerra mondiale come ufficiale. Nel 1917 è a Ginevra, redattore di "Chroniques italiennes". Dopo Caporetto, a Berna diventa vicedirettore del Bureau de presse italienne, alle dipendenze di G.A. Borgese; entrambi si dimisero dopo i trattati di pace. Nel 1910 inizia a lavorare per il "Corriere della Sera"; sarà inviato, redattore dall'estero, ma non abbandona gli interessi storici e letterari. Firmatario del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce, durante gli anni del fascismo pubblica, sempre sul "Corriere", con lo pseudonimo di "Panfilo", abbandonando però gli articoli più strettamente politici e dedicandosi ad argomenti culturali. Dapprima inviato da Parigi, nel 1937 è responsabile della terza pagina del "Corriere". Continua a pubblicare opere narrative e reportages dall'estero. Nel 1942 abbandona il "Corriere" e si stabilisce a Firenze, dedicandosi alla scrittura. Dopo la Liberazione, lavora come giornalista presso il "Nuovo Corriere", organo della Resistenza, poi, dal 1947, è direttore della "Nazione". Pensionato dal 1940, continua a collaborare a quotidiani e a pubblicare scritti vari, tra cui opere poetiche. Muore a Firenze.

  • Fonti (vedi legenda): 8, 9
  • Ultimo aggiornamento: 2011-11-21