Calamandrei, Piero

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  • Codice identificativo: AD900AU-102005
  • Tipologia: Persona Fisica
  • Date di esistenza: 1889-1956
  • Qualifica: Professore universitario.
  • Attività: Giurista, politico, giornalista.
  • Storia: Nasce a Firenze, in una famiglia animata da ideali mazziniani; intraprende gli studi giuridici a Pisa, laureandosi nel 1912. Si perfeziona a Roma in diritto processuale civile; qui, sotto la guida di Chiovenda, approfondisce gli studi forensi, per poi diventare docente di Diritto processuale presso l'Università di Messina nel 1915. Arruolatosi volontario nel primo conflitto mondiale, si distingue per alcuni episodi nei quali assume la difesa di soldati semplici; al termine della guerra, prosegue l'insegnamento presso l'Università di Modena. Nel 1919 conosce Gaetano Salvemini e collabora saltuariamente all'"Unità"; nel 1920 è tra i fondatori del fiorentino Circolo di cultura e in quello stesso anno diventa professore ordinario dell'Università di Siena. Nel 1924 interviene a difesa del Circolo di cultura, devastato dai fascisti; aderisce al Manifesto di Croce; assume la difesa di Salvemini. Dopo il delitto Matteotti aderisce a "Italia libera" ed è vicino al gruppo antifascista fiorentino "Non mollare". Tale impegno attivo si spegne però con l'inasprirsi della dittatura; egli si dedica dunque totalmente alle attività accademiche, che dal 1924 proseguono nell'ateneo fiorentino, e allo studio. Fonda la "Rivista di diritto processuale civile" e, nel 1926, "Il Foro toscano"; collabora alla stesura del nuovo codice di procedura civile (1942). Nel 1941 aderisce a Giustizia e libertà; nel 1942 è tra i fondatori del Partito d'Azione. Dopo la caduta del fascismo, nel 1943, diventa rettore dell'ateneo fiorentino, carica che mantiene fino al 1947. Dal 1944 al 1956, gli scritti puramente guiridici cedono il passo a contributi più marcatamente politici. Partecipa alla Costituente come delegato per il Partito d'Azione; viene poi eletto deputato nelle liste socialiste per poi transitare nel PSDI. Come parlamentare, si oppone all'entrata dell'Italia nel Patto atlantico e al sistema elettorale maggioritario. Muore a Firenze.
  • Fonti (vedi legenda): 3, 8
  • Ultimo aggiornamento: 2011-11-02