Borelli, Aldo

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  • Codice identificativo: AD900AU-101961
  • Tipologia: Persona Fisica
  • Date di esistenza: 1890-1965
  • Attività: Giornalista.
  • Storia: Nasce a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia). Si iscrive a Roma alla Facoltà di Giurisprudenza; diventa redattore del quotidiano "L'Alfiere". Nel 1911 è redattore per l'agenzia Stefani, nel 1912 passa al "Mattino" di Napoli come corrispondente da Roma. Contemporaneamente collabora alla "Nazione", della quale diventa redattore capo nel 1914 e, poco dopo, direttore, spostando il quotidiano su posizioni interventiste. Durante la guerra, la "Nazione" aumenta vendite e consenso e modernizza la propria struttura produttiva, diffondendosi anche al di fuori della Toscana. Tale successo va di pari passo con l'intensificarsi, sulle pagine del quotidiano, di prese di posizione nazionaliste. Nel 1919, Borelli è affiancato, nella direzione, da Edoardo Scarfoglio. Dal 1924 ritorna a essere l'unico direttore della testata; sostenitore del fascismo, nel 1929 diventa segretario del Sindacato toscano giornalisti. Grazie alle simpatie fasciste, nel 1929 diventa direttore del "Corriere della Sera", mantenendo tale carica fino al 1943. Nel 1935 sposa la danzatrice russa Jia Ruskaja. Partecipa alla guerra d'Etiopia, prendendo parte ad alcune battaglie. Dopo la caduta del fascismo, è prima condannato e poi amnistiato. Nel dopoguerra diventa direttore amministrativo del quotidiano romano "Il Tempo", poi capo dell'ufficio romano del settimanale "Epoca", successivamente direttore del settore periodici della Mondadori. Dal 1955 al 1958 è direttore della Cines. Muore a Roma.


  • Fonti (vedi legenda): 8, 4: A.e A. Mondadori-A. Palazzeschi, "Carteggio 1938-1974", a cura di L . Diafani, p. 13
  • Ultimo aggiornamento: 2011-10-11

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